Cesare Gerbino ha fatto un interessante esperimento tecnologico, sviluppando un’applicazione basata su Mapillary e Google StreetView per esplorare i luoghi terremotati prima e dopo il sisma.
Mapillary è un progetto che sostanzialmente permette di contribuire a una base dati fotografica del tutto simile come scopi e risultati finale a Google StreetView. Parlandone in vari contesti è nata l’idea di impostare un’attività laboratoriale con le comunità locali del cratere proprio con l’obiettivo di arricchire la copertura fotografica delle zone terremotate, con particolare riguardo nei confronti di luoghi sensibili, come le scuole, le chiese, gli edifici di interesse storico e culturale.
Sarebbe da riflettere su come progettare un format per un laboratorio del genere e come proporlo nei laboratori di ActionAid sul territorio. Tenendo conto che TCI già lo contempla come strumento operativo.
@andrea.borruso ti va di pensarci su e buttar giù una descrizione dell’Azione corrispondente?